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L’esperienza del limite

Il tema del 44° convegno na­zionale delle Caritas diocesa­ne, svolto a Grado, è il confine, come luogo in cui ci si ferma, in cui riaffora la consapevolezza che non siamo tutto, che c’è un mondo dall’altra parte del limite.

Cos’è il confine? Non altro che una barriera mentale mortale e rischiosa. Questa barriera crea una lettura parziale in cui non si sente davvero protetti, è solo un’illusione perché non ci permette di guardare con due occhi, non ci permette di comprendere la vera profondità ma solo ciò che ci è vicino.

Il confine è esperienza, è coo-perazione è una zona di contatto e non di separazione. L’esperienza e il contatto stesso con altre Caritas diocesane ha aperto anche i nostri stessi confini a Dio e alla fede. Non esistono più muri ma porte pronte ad aprirsi per creare luoghi d’incontro che abbandonano ogni esclusione e distanza.

Proprio in quell’incontro si riesce a riconoscere Dio. Dio sta nell’amore e nella giustzia, i due pilastri fondamentali per essere riconosciuti come cristiani alla ricerca della vita eterna.

Nell’annuncio di un confine che unisce, si realizza e si concretezza l’idea della gioia. Una gioia più grande nel dare che nel ricevere, allontanando per sempre la cultura del con-sumo e aprendosi con anima e corpo al diventare ‘poveri in spirito’ sposando la ragion per cui non esiste povertà peggiore di chi non ha amore da dare.

E quindi, da quest’esperienza ogni Caritas parrocchiale chiamata ad occuparsi dell’ultimo, chiamata a trovare il coraggio di prendersi cura di loro, deve impegnarsi a far fronte che il confine non è altro che il luogo in cui c’è Dio, il luogo in cui Dio è presente e non si tratta solo del limite geografico ma anche del limite umano e Dio per salvare ciascuno di noi, si comunica nel nostro limite.

Bisogna partire dalla consapevolezza che solo la fede ci fa credere, la speranza ci fa at-tendere ma solamente la carità ci fa iniziare a vivere da adesso. La carità vera, che sa abitare dentro ogni confine, ci fa com-prendere nella storia di ciascu-no di noi, la gioia e l’amore del Cristo Risorto.

Federica Gambardella – Il Poliedro Anno 9 – n. 4 APRILE 2024